Personale di pittura dell'artista LORENZO BASILE

"Luci e ombre" è il titolo della personale di pittura di Lorenzo Basile che è stata inaugurata lo scorso 22 settembre alle 18 nella cornice del Caffè Letterario di Villa Lanzara, a Sarno, nell'ambito della X Edizione di Settembre libri. Realizzati con la tecnica dell'acrilico, i 26 dipinti su tela in mostra fino al 29 settembre rappresentano la sintesi di un percorso creativo elaborato dall'artista e poeta sarnese in un ciclo pittorico sviluppatosi negli anni a cavallo tra il 2022 ed il 2023. Il vernissage, a cui hanno presenziato l’assessore alla Cultura del comune di Sarno, Eutilia Viscardi, e l’assessore allo Spettacolo, Annamaria Della Porta, si è snodato attraverso un originale percorso di pittura e poesia: ogni opera, infatti, è stata accuratamente selezionata e assegnata da Lorenzo Basile ai poeti Nicola Esposito e Francesca Patitucci, che l’hanno reinterpretata secondo il linguaggio poetico. I presenti hanno potuto così assistere a un interessante esperimento di fusione tra le arti, osservando i vigorosi colori delle tele di Lorenzo Basile e ascoltando i versi declamati dai due poeti. A moderare la serata è stata la giornalista Viridiana Myriam Salerno, che ha introdotto anche gli interventi della critica d'arte Antonella Nigro. Le 26 opere in mostra ripropongono i tratti distintivi della pittura di Lorenzo Basile: il vigore cromatico e la potenza del gesto. Elementi che sono il filo conduttore di tutta la produzione visiva di Lorenzo Basile, artista che ha al suo attivo centinaia di mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero, concorsi dove ha ricevuto prestigiosi premi, raccogliendo sempre consensi di pubblico e di critica. “È l’uomo, quindi, con gli stati d’animo, le sensazioni, le pulsioni, ad essere la base da cui la pittura si sviluppa e si avviluppa”. La professoressa Monica Foccillo, che ha scritto la prefazione al catalogo della mostra, nel suo intervento ha sottolineato come le esperienze, le relazioni, le emozioni, i sentimenti e gli stati d'animo, a volte esaltano la luce intesa come valore positivo, associata a eventi fausti che viviamo o che devono accadere. La luce è rivelazione, visione, dal “fiat lux” nasce il cosmo, la vita. Di contro, l’ombra è assenza di luce, essa rimanda spesso ad episodi, fatti e circostanze, emozioni e sentimenti che ci offuscano la vista, provocano sofferenza o che, comunque, scuotono la nostra fragilità. La demarcazione e il confine tra luce e ombra è labile, sfumato, talvolta impercettibile, perché dimensioni che coabitano in noi. L’ombra è inscindibile dal corpo. Secondo Jung, l’Io è un sistema luminoso, l’Ombra sono i ricordi rimossi, tutto quanto non è non è ancora emerso nella coscienza. All’uomo, dunque, spetta intraprendere questo lungo e doloroso viaggio di esplorazione per vivere il passaggio dalla luce all’oscurità. Nel catalogo della mostra anche la riflessione del sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora: "L’artista, con le sue opere, ha inteso lanciare un messaggio: la vita è complicata, nelle sue sfaccettature e non è sempre facile affrontare le tante difficoltà". L'Assessore alla Cultura Eutilia Viscardi ha messo in risalto che l'arte di Lorenzo Basile si rivolge non solo a chi osserva, ma a chi sente le emozioni ed ascolta il suo cuore. "Ed in questo viaggio comunicativo egli si lascia aiutare, con grande generosità, essendo lui stesso un poeta, da due anime nobili in quanto tutte le sue opere sono accompagnate, da una poesia di Nicola Esposito o di Francesca Patitucci". Per l'Assessore allo spettacolo Annamaria Della Porta “i colori di Lorenzo diventano le sue parole e il suo modo di comunicare, ogni sfumatura racchiude in sè un mondo di significati. Quando ammiriamo un’opera di Lorenzo ci immergiamo nel suo mondo, ci perdiamo nei suoi colori, entriamo in un rapporto empatico con l’autore e… “il naufragar m’e’ dolce in questo mare”. Anche la moderatrice della serata, la giornalista Viridiana Myriam Salerno, ha offerto la sua interpretazione sulle opere in mostra al Caffè Letterario: "In Lorenzo Basile la pittura si fonde con la poesia. Una della caratteristiche peculiari della sua Arte è il fatto che, alla costruzione progettuale delle sue idee, egli riesce a far seguire una creazione emozionale ed emozionante che nasce di getto. Basile riesce sempre a trovare la strada che collega il cuore alla mente e la mente al cuore, in un viaggio catartico. L’impatto visivo cromatico pervade ed invade tutti i 5 i sensi suoi e di chi ammira le sue opere.” La critica d'arte Antonella Nigro ha rimarcato che Lorenzo Basile con questa nuova proposta artistica, “s’interroga sulla complessità della condizione umana, divisa in una sempre dolente situazione di felicità e malinconia, sofferenza e giubilo, appagamento e insoddisfazione, un perenne avvicendamento che pone ognuno in luoghi esistenziali fatti di luci e ombre che, sovente, non sono definiti nettamente, ma hanno confini labili e caduchi. Luci e ombre presuppone l’analisi dell’antinomia per eccellenza: luce-tenebra, da un lato l’aurora splendente, simbolo del principio della coscienza, della creazione nella sua totalità, dall’altro la tetra oscurità che estingue, eclissa, inghiotte. La pittura dell’artista è sempre manifestazione dell’animo, interprete incisiva del cuore vivo e vibrante della vita, nel suo svolgersi, nel suo pulsare quotidiano, ergo, tale novella idea, stilistica e concettuale, si configura non solo congeniale all’ispirazione originaria, ma, anche e soprattutto, quale ulteriore, approfondita analisi della realtà e della sua essenza.” Per la critica d'arte Valentina Basile con la mostra “Luci e ombre” l'artista Lorenzo Basile ci pone dinanzi ad un suo ulteriore passo nell'astrazione. Le opere di questo nuovo ciclo pittorico sono caratterizzate da un uso costante dei colori primari, che si fanno strada con forza sino allo spettatore, sebbene a volte attenuati dalle loro sfumature più tenui, per accompagnare i passaggi da un colore all'altro e da un sentimento all'altro. Gli schemi geometrici del passato, in cui le campiture cromatiche erano spesso ingabbiate da contorni più o meno definiti, ma comunque presenti, di un nero che esaltava ma al tempo stesso rinchiudeva le forme, sono conclusi. Qui al colore viene data libertà di movimento, di mescolarsi con i vicini, di liquefarsi, assecondando la forma della tela, perché anche il formato prevede una novità: compaiono anche le tele circolari, i tondi. Di una forma che da sempre è sinonimo di perfezione e infinito. E allora sono gli stessi colori che sembrano scivolare via dalla tela, come se esplodessero verso l'esterno e inglobassero l'osservatore.” Il poeta Nicola Esposito ha evidenziato che osservando la pittura di Lorenzo, si fa quasi fatica a percepire inizialmente il senso del messaggio, ma, poi, scrutando tra i colori che disegnano le forme nascoste, si coglie la reale visione del linguaggio ideale dell’artista che è fatto di convulsioni tematiche miste a sanificanti respiri di voluttuose speranze, e si può iniziare un viaggio esaltante. L’animo si veste di primavera e si cinge di boccioli di rose consentendo alla mano di vitalizzare la tela con strappi che segnano il sobbalzare delle emozioni e le fasi della quotidiana esperienza umana. Per la poetessa Francesca Patitucci “ la bellezza dell’arte tutta è un angolo incantato dove l’artista si rifugia, a ritrovare se stesso e il senso della propria esistenza, la propria spiritualità e il suo rapporto con il mondo. E proprio in questo mondo, oggi più che mai, dilaniato da tanta violenza, dalla perdita del baricentro primario, dei valori imprescindibili che sono stati calpestati, a dimenarci raminghi in bilico su un filo sospeso, la poesia e l’arte ci vengono incontro, a salvarci da tanta aridità. Entrare nelle profondità dell’artista Lorenzo Basile, attraverso versi vergati su un papiro bianco, è stato un viaggio quasi onirico, di una bellezza che spezza il fiato, ad innalzare un universo interiore incredibile, dove regna luce e amore per la vita.” Enza Civale