Percorsi emozionali

acrilico su carta, 2010

Questa opera d’arte astratta è un'esplosione di colore e movimento, che richiama un paesaggio emotivo più che geografico. Dominata da tonalità forti e contrastanti – giallo brillante, rosso acceso, nero profondo e tocchi di blu e verde – la composizione suggerisce un’energia turbolenta ma controllata, quasi come se l’artista stesse cercando di contenere un’emozione viscerale all'interno della tela.

La fascia centrale gialla, tagliata da segni rossi e neri, crea una forte tensione visiva e sembra dividere lo spazio in due orizzonti contrapposti: uno inferiore, più caotico e materico, e uno superiore, più compatto e denso. I colori non sono semplicemente stesi: sono graffiati, spinti, sovrapposti, suggerendo un gesto pittorico impulsivo ma non privo di consapevolezza. La tavolozza cromatica calda è spezzata da strisce di blu e tocchi di bianco che danno ritmo e profondità all'insieme.

La superficie appare fortemente testurizzata, come se la pittura fosse stata applicata a strati o lavorata con strumenti alternativi al pennello – spatole, mani, forse persino oggetti trovati. Questo contribuisce a rendere il quadro quasi tridimensionale, un’esperienza tattile oltre che visiva.

L'opera può essere letta come una rappresentazione astratta di un paesaggio interiore, un conflitto emotivo o una trasformazione. La divisione netta tra i colori suggerisce una tensione, forse tra razionalità e istinto, ordine e caos, luce e oscurità. Il risultato è vibrante, inquieto, potente.

Non è un’opera che cerca di essere gradevole: vuole essere vissuta, affrontata. La sua forza risiede proprio nella sua ambiguità e nella sua capacità di evocare sensazioni diverse a seconda dello spettatore. In definitiva, si tratta di un esempio efficace di pittura espressionista astratta, dove la forma è al servizio del sentire.

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