Memorie di una tragedia annunciata
acrilico su carta, carta, 2017
"Memorie di una tragedia annunciata" si presenta come un’opera di forte impatto espressivo, immersa in una dimensione tra l’astratto e il figurativo. Il primo elemento che colpisce l’osservatore è il contrasto cromatico potente tra il nero profondo e le accensioni di rosso carminio, verde acqua, turchese e bianco sporco, che sembrano costruire e al contempo decostruire un volto umano. L'effetto generale richiama una narrazione spezzata, dolorosa, che si muove tra memoria e dissoluzione.
Il volto appena accennato, che emerge dalla sinistra del quadro, pare essere intrappolato in una materia pittorica violenta e nervosa. Le pennellate sono istintive, a tratti graffianti, quasi fossero il risultato di un gesto catartico, più che decorativo. La composizione non è simmetrica: la tensione visiva è accentuata dall'accumulo cromatico a sinistra e da una maggiore apertura e leggerezza verso destra, quasi a suggerire un processo di evaporazione del soggetto, come se la memoria stessa si stesse disfacendo.
Il titolo dell’opera, chiaramente allusivo al celebre romanzo di Gabriel García Márquez, propone una chiave di lettura importante. La parola "memorie" rimanda a qualcosa di registrato e già accaduto, mentre "tragedia annunciata" prefigura un destino già scritto, ineluttabile. Questa dualità tra passato e destino si riflette perfettamente nell'opera, dove il volto – possibile testimone o vittima – è immerso in un ambiente nebuloso, tra memoria e dissoluzione. Il nero che invade la tela è il vuoto, l’oblio; il rosso evoca la ferita, la carne, l’urgenza del vissuto.
La costruzione del volto, quasi cubista nella sua frammentarietà, si sovrappone alla scelta di non completare le forme, quasi a voler evitare qualsiasi chiusura narrativa: non c’è una fine certa, come in molte tragedie, ma solo un presagio.
Sebbene l’opera sia astratta, si percepisce un’influenza dell’Espressionismo astratto (in particolare quello di Willem de Kooning e Franz Kline), ma anche del Neo-espressionismo tedesco degli anni ’80, per il suo approccio emotivo, lacerante, esistenziale. Allo stesso tempo, la trattazione della figura e del dolore umano richiama la pittura italiana post-bellica, come quella di Emilio Vedova o Renato Guttuso nei suoi momenti più drammatici.
"Memorie di una tragedia annunciata" è un'opera visivamente potente, che attraverso il disfacimento della forma racconta la fragilità della memoria e la crudezza del destino. Il dolore non viene esibito, ma stratificato, incorporato nella materia pittorica stessa. È una riflessione silenziosa e urticante su ciò che resta di un'esperienza traumatica una volta che la tragedia si è consumata: non la narrazione, ma la traccia. Una pittura che è corpo e ferita insieme.
Informazioni generali
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Categoria: Pittura
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Eseguita il: 2017
Informazioni tecniche
- Misure: 33 cm x 48 cm
- Tecnica: acrilico su carta
- Stile: astratto
- Supporto: carta
Informazioni sulla vendita
- Disponibile: no
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA123234
- Archiviata il: 14/11/2017
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