NO WAR

mista, tela, 2024

L’opera dal titolo "NO WAR" si presenta come un grido cromatico ed espressivo contro la violenza e il conflitto, inserendosi nel solco della pittura contemporanea di matrice espressionista-astratta, dove la forma cede il passo all'urgenza del messaggio emotivo e politico. Il titolo stesso, inscritto direttamente nell'opera,costituisce un manifesto inequivocabile: “NO WAR”, accompagnato da altri segni come “STOP” e una costellazione di mani alzate e volti disgregati, racconta la tensione emotiva e l’implosione dell’umanità di fronte all'assurdità della guerra.

L'artista adotta una tecnica mista, probabilmente a base di acrilico o pastello a olio su tela, che sfrutta la stratificazione e l’intensità del colore per costruire un ambiente caotico e vibrante. I colori predominanti — giallo, rosso, blu e viola— non sono usati in modo realistico, ma simbolico, caricati di un valore emotivo che oscilla tra la rabbia, il dolore e l’energia. I contorni sono sfaldati, i corpi e i volti si fondono e si spezzano, evocando una condizione di disgregazione identitaria e collettiva.

I volti rappresentati sono privi di una definizione precisa: anonimi, mutilati,attraversati da linee e campiture spezzate. Questo effetto richiama l’alienazione dell’individuo nel contesto del conflitto, dove l’identità personale viene annullata dalla violenza. Le mani alzate, stilizzate ma evidenti,richiamano un gesto sia di difesa sia di richiesta d’aiuto o protesta. L’uso di parole scritte direttamente nella composizione, come “STOP” e “NO WAR”, rompe la barriera tra immagine e parola, intensificando il valore performativo e diretto dell’opera.

"NO WAR" si inserisce all'interno di un linguaggio figurativo contemporaneo che prende posizione. L’opera non cerca compromessi estetici, ma si impone come una denuncia, un atto politico visivo.Il disordine compositivo è volutamente disturbante: l’artista vuole scuotere lo spettatore, coinvolgerlo non solo sul piano estetico ma anche morale. La guerra non è rappresentata attraverso immagini di distruzione esplicita, ma tramite il riflesso psicologico e umano delle sue conseguenze: la frammentazione dell’essere, il dolore anonimo, la paura collettiva.

In "NO WAR"si legge l’eredità di movimenti come l’Espressionismo tedesco e l’Art Brut, ma anche una forte contemporaneità legata al linguaggio visivo dell’attivismo politico e sociale. L’opera non vuole essere “bella”, ma necessaria: è un manifesto visivo, un urlo che emerge dal colore e si inscrive nella coscienza dello spettatore. La potenza comunicativa risiede proprio nella sua imperfezione, nella tensione irrisolta tra forma e significato. In un mondo sempre più segnato da conflitti, NO WAR non solo prende posizione, ma invita ognuno di noi a farlo.


Informazioni generali

  • Categoria: Pittura

  • Eseguita il: 2024

Informazioni tecniche

  • Misure: 70 cm x 50 cm x 2 cm
  • Tecnica: mista
  • Stile: nuova figurazione
  • Supporto: tela

Informazioni sulla vendita

  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA222275
  • Archiviata il: 08/01/2025

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