FORMA, SEGNO, COLORE - Articolo della giornalista Viridiana Salerno
“Uomo non comune“: così è stato ritratto Lorenzo Basile dalla critica d’arte Prof.ssa Giuseppina Pecoraro. Ed è proprio così. Pittore, poeta, filantropo… un Artista che sa inventare e reinventarsi ogni giorno, regalando agli altri la parte più vera di sè. La genialità di Basile è nella forma dei suoi pensieri, nel segno dei suoi messaggi e nel colore delle sue tele: “Forma, segno, colore” è, non a caso, il titolo della sua ultima Personale di Pittura che sta riscuotendo uno strepitoso successo nella suggestiva location del “Graal” a Nocera Inferiore. La Prof.ssa Pecoraro che ha, appunto, curato la critica della Mostra ha definito le opere del Basile “Avanguardia Espressionista”, aggiungendo che: “l’impatto visivo cromatico pervade e costruisce i volumi quasi privi di costruzione segnica. L’azione ideativa segue di pari passo l’esecutiva: è una pittura di getto emozionale che caratterizza il suo operato, ma attiene anche al ritmo compositivo serrato della costruzione progettuale ove appaiono pause di acquietamento o sequenze contrastanti.” Lorenzo Basile è un poeta dell’Arte. E’ colui che sa dipingere l’imponderabile, traducendolo in battiti del cuore, e al tempo stesso sa catturare nella cruda realtà la luce più bella. Il suo è un percorso catartico che parte dall’anima ma passa sempre dalla mente. I suoi tratti di colore prendono vita e si regalano a chi li guarda, come il sorriso di un bambino che scopre il mondo, come il grido della Natura che chiede ossigeno. Sempre secondo la Prof.ssa Pecoraro “il linguaggio pittorico rimanda ai tre grandi artisti del Post-Impressionismo che aprono le porte alle Avanguardie del primo Novecento: Paul Cezanne, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh. Di Cezanne, il richiamo è dato dalla rappresentazione paesaggistica a cui guardò George Braque per avviare -con Pablo Picasso- l’avventura del “Cubismo”; di Vincent Van Gogh l’energia trasmissiva dei colori; di Gauguin la simbologia cromatica.” I colori del Basile vibrano e fanno vibrare le pulsioni del cuore. Niente è scontato: non per forza un colore acceso deve trasmettere allegria oppure un tono scuro incupire. Questo è il bello dei suoi quadri: la non scontatezza. Le opere di Basile vanno guardate e riguardate, per brevi istanti o fissati a lungo. Le opere di Basile vanno interiorizzate, gustate e non per forza condivise. Perchè quello che vogliono trasmettere è un senso di libertà, di dialogo, di introspezione e, quindi, anche di crescita. Uno studio creativo e qualitativo che merita di essere conosciuto. Una Mostra da non perdere, un Artista da amare.
Viridiana Myriam Salerno [Giornalista]
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