Lorenzo Basile
"Basile accumula, ma non teme il vuoto, cerca il rifugio della materia, ma lascia trapelare la vacuità dell'esistenza. È una pittura coraggiosa, che non teme l'angoscia. Che affronta temi e sensazioni diversificate, che stratifica il conscio e l'inconscio, lasciando ad essi di disporre liberamente dello spazio. Perché la tela è lo spazio dell'io, della vita che vuole entrare, lasciare i suoi relitti: sono gli scarti a diventare strumenti espressivi nelle mani dell'artista, il quale li usa, li dispone, li colora, li deforma. È una lotta tra l'artista che vuole piegare la vita a sé e la vita che cerca di riprendersi il terreno dell'arte: una lotta primordiale che rivive da quando l'arte ha cessato di essere rappresentazione per diventare azione; è diventata immagine mostrata e non più emulata. Paesaggi evocati, reali, immaginari, flussi di coscienza, pensieri, riflessioni: i titoli, se presenti, sono significativi, ma non ingabbiano la visione. " (prof. ssa. Valentina Basile )
" Amo il colore che mi possiede, che mi fa sentire origine e compimento del mondo. "